Si apre oggi la decima edizione della Settimana Mondiale contro la Resistenza Antibiotica (World AMR Awareness Week). A partire dal 18 Novembre – Giornata Europea contro l’Antibiotico Resistenza – OMS, ECDC, Commissione Europea e innumerevoli altre realtà nazionali, comunitarie e internazionali collaborano nel promuovere la consapevolezza di pazienti, professionisti, interlocutori politici e comparto industriale in merito a quella che fonti istituzionali descrivono sempre più spesso come la più rilevante tra le emergenze per la salute globale.
La resistenza antibiotica è responsabile primaria di 35.000 decessi l’anno in area europea; nel mondo è concausa di 5 milioni di morti l’anno, causa primaria di 1,27 milioni. Nel 2019, l’OMS la poneva al terzo posto tra i rischi maggiori per la salute globale, seconda sola a malattie non trasmissibili e inquinamento; dopo la normalizzazione seguita al biennio pandemico, è stata l’HERA (autorità europea per la gestione delle emergenze sanitarie) a riammettere la resistenza antibiotica sul podio delle emergenze sanitarie mondiali. Documentato per la prima volta già negli anni ‘40, il fenomeno è cresciuto abbastanza lentamente da non essere immediatamente percepito in tutta la sua pericolosità e molteplici implicazioni. Solo nel 2015 l’assemblea generale dell’OMS formalizzò un Piano Attuativo contro la Resistenza Antibiotica, lanciando la prima World AMR Awareness Week. Da quel momento, l’evento si è ampliato coinvolgendo governi nazionali ed enti governativi internazionali, come Nazioni Unite ed UE; partner fissi sono diventate anche FAO e OIE, nella consapevolezza dell’impatto che i modelli alimentari (in special modo l’allevamento intensivo) continuano ad esercitare massicciamente sul fenomeno.
ECDC (European Institute for Disease Prevention and Control) apre la settimana seguendo una strategia comunicativa basata sulla testimonianza dei pazienti. Con lo slogan “la resistenza antibiotica è invisibile – i suoi effetti no” viene organizzata una tavola rotonda in cui i racconti dei pazienti sopravvissuti infezioni gravi, o i familiari delle vittime, presentano i propri casi, poi esaminati da un panel di esperti.
Parallelamente, la Federazione Internazionale degli Odontoiatri ha organizzato due seminari informativi il 20 ed il 27 Novembre, dedicati specificatamente al tema dell’antibiotico resistenza e della gestione delle infezioni in odontoiatria, accessibili a titolo gratuito sia in diretta che a seguito dell’evento: maggiori informazioni QUI.
I rischi dell’antibiotico resistenza ed il ruolo dei clinici nella sua prevenzione sono stati recentemente rimarcati anche dal Ministro della Salute on. Orazio Schillaci durante il G7 Salute tenutosi ad Ancona: il tema era infatti uno degli argomenti principali sui tavoli di discussione. Gli odontoiatri hanno un ruolo importante nel contenere il fenomeno della resistenza antibiotica, gestendo correttamente l’utilizzo di questi farmaci, ha sottolineato Ferruccio Berto, responsabile Esteri ANDI, che ricorda come l’efficacia degli antibiotici vada mantenuta attraverso un loro utilizzo in sole situazioni di comprovata necessità e non come sostitutivo o palliativo in situazioni altrimenti gestibili.
Grazie alla collaborazione con l’Università Statale di Milano, ANDI ha lanciato nel 2022 un questionario ancora in corso mirato a raccogliere informazioni sul tema; i risultati sono integrati all’interno della campagna di informazione tramite Fondazione ANDI ETS. Tutti i soci ANDI sono invitati a dedicare qualche minuto del loro tempo alla compilazione di questa importante ricerca su base nazionale, la prima del suo genere, tramite portale Brain Social.
Luca Vettore
Communication officer
L’articolo AMR Week 2024: un piano d’azione contro l’antibiotico resistenza proviene da ANDI.
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Author: Paolo Angelini